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A MILANO NON C’È IL MARE”, il nuovo singolo di Tricarico estratto dall’atteso progetto discografico di prossima uscita.

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Il brano vede la partecipazione straordinaria di FRANCESCO DE GREGORI.
Per Tricarico sarà una grande emozione poter presentare il suo nuovo brano con un duetto che testimonia una amicizia per lui così importante. “Francesco De Gregori è un grande mare, un mare amico e importante, che è complice di questa canzone.” racconta Tricarico “Ogni ringraziamento non basta per l’estate trascorsa insieme a cantare e a suonare in giro per questo Nostro meraviglioso Paese.“. 

TRICARICO è un artista fuori dagli schemi, in grado di toccare con rara sensibilità le più profonde corde dell’anima ma anche di regalare testi visionari, sfumati d’immaginazione e leggera ironia. Un ritorno ma anche un nuovo viaggio partito più di un anno fa e che si concretizza adesso con questo brano: 

Quando passavo l’estate da mia nonna al mare, il mare era per me un grande abbraccio capace di dare senso alle cose, un senso d’ infinito e d’ armonia a tutte le cose. La canzone parla di questo, parla di questo senso e abbraccio perduti e che quindi possono trovare pace solo se trovati in me, in noi” commenta Tricarico, e prosegue:”A Milano non c’è il mare parla di una mancanza di una grande fragilitàforse che cerca di essere protetta e allo stesso tempo distrugge chiunque cerchi di proteggerlaParla dell’Umanità. – Noi proteggiamo le tue fragilità, ma tu proteggi le Nostre-  mi ha detto un amico ieri.

Cantautore, polistrumentista, disegnatore e pittore, Francesco Tricarico, classe 1971, inizia a suonare da giovanissimo e si diploma al Conservatorio di Milano. Girovaga con una piccola band suonando jazz nei locali milanesi e si esibisce per qualche mese anche a Parigi.

Tricarico ha all’attivo sette dischi: “Tricarico” (2002), “Frescobaldo nel recinto” (2004), Giglio (2008), “Il Bosco delle fragole” (2009), “L’imbarazzo” (2011), “Invulnerabile” (2013) e “Da chi non te lo aspetti” (2016).

Musica ed arte sono, per Tricarico,  due mondi complementari. Il legame tra la sua musica e le sue opere è molto stretto, e rappresenta la ricerca di  un posto nel mondo e di un mezzo per comunicare con gli altri.

Ha pubblicato un libro di disegni e racconti “Semplicemente ho dimenticato un elefante nel taschino”(2010) edito da Bompiani ed ha esposto i suoi quadri, sia su tela che su carta, all’interno di mostre a lui dedicate.