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Il nuovo spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari affronta la questione della diversità, in particolare della cecità e del senso che ha oggi il ‘vedere’ nel nostro mondo bombardato da immagini e suoni che alluvionano i sensi forti, ovvero la vista e l’udito.
Il punto di partenza di queste riflessioni è quello di un cieco, di chi guarda ma non vede, di chi sente la realtà, di chi percepisce differentemente. È un punto di vista reale, in quanto limite fisico, ed anche metaforico, in quanto condizione esistenziale.
Un’immagine e un’idea ha preso corpo in questi anni nella fantasia dei due artisti: un coro composto da persone non vedenti, con i bastoni bianchi e gli occhiali scuri, che diviene rappresentazione della nostra società, allegoria di un popolo cieco, smarrito, che vive in una condizione permanente di instabilità, di assenza di prospettive. Il progetto coinvolge infatti un gruppo di persone non vedenti ed ipovedenti che, a partire da spunti autobiografici, porta in scena insieme agli attori della compagnia un affresco del contemporaneo attraverso il quale raccontarsi e nel quale riconoscersi.
Dopo la bella esperienza di Amleto take away, spettacolo con cui Berardi ha vinto il Premio Ubu 2018, questa nuova produzione rinsalda il legame tra il Teatro dell’Elfo e questi artisti, capaci di mettersi in gioco a 360 gradi e di creare reti e collaborazioni tra teatri e istituzioni, ma soprattutto tra persone.

• Orari: lun-sab 21:00 / dom 16:30
• Durata: 70′
• intero € 33 / martedì posto unico € 22 / rid. <25 anni – >65 anni € 17.50 / under 18 € 13.50 / scuole € 12

ELFO PUCCINI
SALA FASSBINDER | 21 OTTOBRE – 3 NOVEMBRE 2019LUN-SAB: 21:00 / DOM: 16:30