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Steinbeck raccontò di aver voluto «mettere un’etichetta vergognosa su quei bastardi avidi che sono responsabili» della Grande Depressione e delle sue conseguenze, e di aver «fatto del mio meglio per far saltare i nervi al lettore» a ogni pagina: Furore divenne il romanzo di denuncia della Grande Depressione degli anni Trenta, raccontando il viaggio della speranza dei contadini affamati del Midwest verso la più prospera California, dove Steinbeck stesso era nato. La sua scrittura è così realistica che sembra di vedere il giallo dei campi, di sentire il calore del sole rovente sulla pelle, la polvere rossa della terra che ti va nel naso, l’odore del poco, pochissimo cibo che – quando c’è – sfrigola in padella o bolle nei pentoloni. Ci narra di gente disperata, che deve lasciare la propria casa per cercarsi un altro posto in cui vivere, tra gente estranea che non ti sopporta e non vuole darti un lavoro, ma sfruttarti, trattandoti come una bestia da soma, levandoti il rispetto per te stesso. Ci narra di razzismo, di diseguaglianze sociali, di tentativi di sciopero e di insurrezioni da parte di chi avverte di possedere una coscienza sociale, civica. Un popolo di famiglie in fuga che, come i Joad, perdono pezzi lungo la strada e imparano quanto la giustizia sociale nasca dalla solidarietà umana e non abbia quasi niente in comune con la legge costituita. Famiglie, scrive Steinbeck, che nella condivisione del bisogno imparano a trasformarsi da “io” a “noi”.

«Io ci sarò sempre, nascosto e dappertutto…dove c’è qualcuno che lotta per dare da mangiare a chi ha fame… dove c’è uno sbirro che picchia qualcuno…sarò negli urli di quelli che si ribellano».

Al termine, degustazione vini in collaborazione con l’Associazione italiana Sommelier Lombardia. L’azienda La Genisia presenterà Pinot Nero Brut Metodo Classico Oltrepò Pavese DOC e l’azienda Paololeo presenterà invece MoraMora Malvasia Nera Salento IGP.

TEATRO MANZONI
ORARI Domenica: ore 20.00
durata: 60 min