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Un progetto per raccontare le dinamiche della violenza nelle relazioni di coppia grazie all’incontro dell’Otello di Shakespeare con la psicologia.

“Questo mostro amore” è un progetto dedicato in particolare agli studenti delle scuole superiori.
Porta in classe una psicopedagogista e un regista teatrale per un incontro con gli studenti e poi lancia loro una sfida: “adesso venite a teatro con i vostri genitori, l’Otello di Shakespeare e alcune storie del quotidiano vi aiuteranno ad elaborare le vostre emozioni grazie ad un nuovo genere teatrale chiamato infodrama”.

“Questo mostro amore” è un progetto innovativo e articolato a cura della compagnia AttivaMente, nato dal desiderio di fornire, soprattutto ai ragazzi, degli strumenti efficaci per riflettere ed agire rispetto ad un tema che occupa con sempre maggiore prepotenza le pagine di cronaca: la violenza di genere.
La prima tappa è un incontro a scuola, in cui i ragazzi dialogano con Jacopo Boschini, esperto in educazione emotiva, e Valerie Moretti psicopedagogista di livello internazionale specializzatasi alla Midwestern State University in USA, per ragionare sulle loro emozioni, su come le esprimono e sul loro modo di essere all’interno di una relazione affettiva.

Partendo dalla storia di Otello per arrivare al vissuto quotidiano di ciascuno di noi, l’infodrama alterna momenti teatrali e osservazioni sul comportamento malato di chi finisce per trasformare un grande amore in una relazione violenta. Lo spiega con efficacia il regista Jacopo Boschini: ”La storia è quella di Otello, di sua moglie Desdemona. E di tutti i personaggi che si muovono attorno a loro. Ed è una storia in cui ci sono molte domande a cui è difficile dare una risposta.
Coma mai Otello piange e si dispera nel dichiarare tutto il suo amore per Desdemona proprio un attimo prima di soffocarla? Perché Desdemona non riconosce la minaccia che incombe su di lei e non fugge da Otello? Comprendere le ragioni dei personaggi che agiscono in  Otello  significa provare a comprendere i meccanismi di violenza e collusione che a volte si verificano all’interno di una coppia.
Significa guardarsi allo specchio, sapendo che ognuno di noi, per quanto sia convinto del contrario, non è immune dal rischio di rimanere intrappolato in certe dinamiche. Per questo è necessario riportare al centro il valore che hanno le nostre emozioni, le nostre pulsioni, i nostri bisogni più intimi, nelle azioni e nelle scelte della vita di tutti i giorni.”.

Teatro Elfo Puccini
lunedì 12 febbraio 2018 (una replica al mattino, ore 11, e una la sera, ore 21)
Ingresso libero